Joulutorttu: 
le delizie del Natale del grande nord

 

Giorgio Rizzi
Pubblicato su "Como e dintorni" n. 61 - dicembre 2008




Ogni mese la scena si ripete…
Eccomi qua mentre attraverso la porta della Redazione di Como&Dintorni, con la mia fidata chiave USB in tasca e un articolo nuovo da sottoporre a Francesca, la nostra ineffabile Direttrice.
Anche oggi sono un po’ tremebondo, sperando che il parto della mia mente incontri il suo gradimento ed io possa nuovamente assistere al miracolo delle mie parole che si trasformano in carta stampata.
Questa volta tremo piu’ del solito e gia’ mi immagino l’espressione di Francesca trasformarsi da quella di una tenerissima mamma, ad una decisamente piu’ perplessa, rendendosi conto che nel mio articolo questa volta di “Como & dintorni” c’e’ molto poco, perche’ lo scritto porta ben oltre i limiti della nostra provincia e della nostra nazione.
D’altra parte siamo prossimi alle festivita’ e qual e’ la nazione che meglio incarna lo spirito natalizio, ospitando addirittura la dimora di Joulupukki, di  Babbo Natale?
La Finlandia!
E allora, spiriti natalizi comaschi e non, prepariamoci a partire almeno con la fantasia verso Korvatunturi, la vera patria del Natale, per assaporare il dolce che sta ai finlandesi come il panettone sta agli italiani.
Spero solo che gli occhioni blu di Francesca non mi trapassino come lame acuminate e il mio manoscritto non diventi carta da riciclo, altrimenti vi perderete una ricetta semplice e gustosa.
Pero’ sono fiducioso; volete che una mamma affettuosa neghi ai propri lettori ed ai loro bimbi la gioia di una leccornia con la quale allietare il pranzo di Natale?
Non posso crederci!
Ecco allora di seguito la storia e la ricetta di un semplice dolce, che e’ diventato nel tempo il simbolo del Natale finlandese.
La nascita degli “Joulutorttu” sembra davvero mutuata da una fiaba, perche’ ci sono tutti gli ingredienti classici: i poveri, lo spirito natalizio, gli ingredienti semplici e genuini, la stella cometa, la luna.
Essere poveri e’ gia’ una iattura alle nostre latitudini, ma non avere da mangiare e di che scaldarsi in paesi dove sotto Natale la temperatura scende a decine di gradi sotto lo zero, puo’ risultare davvero drammatico.
Capito’ cosi’, durante il secolo scorso, che nel cuore della Finlandia in occasione delle festivita’, le chiese, i monasteri o semplicemente chi aveva un tetto, cominciarono ad aprire la porta a chi aveva bisogno di un po’ di cibo e di calore.
Certo erano tempi duri per tutti e non c’era granche’ da condividere; sulle tavole dei piu’ ricchi poteva forse comparire lo Joulukinkku, la coscia di maiale cotta al forno, ma nella maggior parte delle famiglie e delle comunita’ ci si accontentava degli sformati di fegato e orzo, di carote e riso, di patate, di rape; l’importante era stare insieme, fare festa e tendere una mano a chi era piu’ bisognoso.
Di certo cio’ che piu’ catalizzava i commensali e cementava lo spirito natalizio era la preparazione degli Joulutorttu, semplici biscotti di pasta sfoglia e marmellata di bacche.
La rapidita’ di cottura, l’attenzione da porre per evitare che i leggerissimi dolcetti bruciassero e la difficolta’ di conservazione facevano si’ che si dovesse preparare tutto al momento, con il coinvolgimento di tutti, come si conviene ad una vera festa della fratellanza.
Anche nella sperduta fattoria di Kukkamaki, dove non e’ impossibile trovare al mattino tracce d’orso o di alce impresse nella neve, Zio Mikko racconta ancora della grande festa che coinvolgeva tutta la famiglia e persino gli ospiti; le donne tiravano la pasta, infornavano e sfornavano i dolci, gli uomini si prodigavano a rifornire il grande forno a legna, che ancor oggi scalda la casa meglio di qualunque moderno marchingegno e anche per i bimbi c’era un gran da fare, per correre di continuo dentro e fuori dalla cucina per servire i dolci appena sfornati.
Il tutto al chiarore delle candele e della luna, visto che sotto Natale, a quelle latitudini, il sole si fa vedere molto poco sopra l’orizzonte e la giornata si svolge nel buio completo, interrotto solo da un paio d’ore di luce crepuscolare intorno a mezzogiorno.
Aggiungete al buio del cielo ed alla luna splendente la tradizionale stella cometa natalizia e capirete perche’ gli Joulutorttu assunsero rapidamente la forma di stelle o di mezzaluna.
Oggi i tempi sono cambiati: la pasta sfoglia commerciale sostituisce efficacemente la pasta tirata a mano e la confettura di prugne ha preso il posto di quella di bacche selvatiche, che la facevano da padrone sulle tavole dei poveri in un periodo nel quale la frutta era un privilegio per pochi.
Lo spirito di Natale no, quello non e’ cambiato; almeno sotto le feste, continuiamo a sentirci tutti un po’ piu’ buoni, ad avere un occhio di riguardo nei confronti di chi sta peggio di noi ed a fare propositi per essere migliori in futuro.
Como&Dintorni vuole farvi omaggio della ricetta di un semplicissimo dolce, con l’augurio che possa essere un efficace mezzo per portare un pezzetto del Natale del grande nord in casa vostra, nonche’ il collante giusto per tenere unite le vostre famiglie durante le prossime feste, magari con le mani sporche di farina ma, una volta tanto, tutti insieme.

Ingredienti:
250 g di burro a temperatura ambiente
250 g di farina
1,5 dl d’acqua fredda
2 dl di marmellata di prugne
1 tuorlo d’uovo
Zucchero al velo

Stendete la farina, formate una fontana e mettetevi il burro al centro; lavorate energicamente e, dopo avere ottenuto un impasto omogeneo, aggiungete l’acqua fredda e continuate ad impastare.
Lasciate riposare un paio d’ore, poi stendete il tutto con il matterello fino a raggiungere uno spessore di circa quattro millimetri.
Abbiate cura di ottenere una sfoglia ben omogenea ed uniforme, poi tagliatela per ricavarne dei quadrati di circa sette od otto centimetri di lato.
Incidete i quadrati sulla diagonale partendo da tutti e quattro gli angoli e lasciando uno spazio nel mezzo; in questo spazio mettete un cucchiaio di marmellata di prugne.
Prendere una delle due punte di un angolo e piegatela verso il centro; ripetete l’operazione per ogni angolo del quadrato di pasta.
Cio’ che ne risultera’ dovrebbe in qualche modo somigliare ad una stella o ad una girandola.
Riscaldate il forno a 225 gradi, posate le stelle cosi’ ottenute su una teglia imburrata, spennellatele col tuorlo d’uovo e infornate il tutto.
Montate la guardia al forno, non fatevi distrarre dalle telefonate natalizie dei parenti che si fanno sentire solo una volta l’anno e neppure dalla solita replica di “Tutti insieme appassionatamente” che sotto Natale non manca mai.
Gli Joulutorttu cuociono in un attimo e, altrettanto in un attimo, le punte della stella rischiano di bruciarsi, rendendo poco presentabile il dolce ottenuto, quindi un’adeguata vigilanza al forno si impone.
Non appena la pasta risulta ben dorata e la marmellata al centro sembra un po’ caramellata, sfornate e lasciate raffreddare.
Prima di servire, spolverate con lo zucchero al velo.
Ovviamente questo dolce viene altrettanto bene e con molta meno fatica se utilizzate la pasta sfoglia commerciale gia’ spianata e, se volete stare piu’ sul leggero, potete evitare di usare il tuorlo d’uovo; avrete una stella meno dorata ma il sapore non ne risentira’.
Non resta che l’assaggio, ma fate attenzione! Gli Joulutorttu sono come le ciliegie: una tira l’altra e dire basta e’ difficile; inoltre non meravigliatevi se, mentre sarete intenti a leccarvi le dita un po’ imbrattate dalla marmellata di prugne, sentirete battere alle finestre di casa e udirete l’inconfondibile grido “Oh! Oh! Oooohh!”.
E’ semplicemente Joulupukki, Babbo Natale che, convinto che anche quest’anno vi meritiate un dono, sta venendo a farvi visita.
Poco importa se sotto il costume rosso e la barba bianca riconoscerete in un attimo il vecchio zio o l’amico di sempre: lo spirito del Natale finlandese e’ giunto fino a casa vostra e non vi resta che spalancargli la porta e offrire uno Joulutorttu all’improvvisato dispensatore di doni.

Hyvaa ruokahalu, hyvaa Joulua ja onnellista uutta vuotta!
Buon appetito, buon Natale e felice anno nuovo!