Ogni
mese la scena si ripete…
Eccomi qua mentre attraverso la porta della Redazione di
Como&Dintorni, con la mia fidata chiave USB in tasca e un articolo
nuovo da sottoporre a Francesca, la nostra ineffabile Direttrice.
Anche oggi sono un po’ tremebondo, sperando che il parto della mia
mente incontri il suo gradimento ed io possa nuovamente assistere al
miracolo delle mie parole che si trasformano in carta stampata.
Questa volta tremo piu’ del solito e gia’ mi immagino
l’espressione di Francesca trasformarsi da quella di una tenerissima
mamma, ad una decisamente piu’ perplessa, rendendosi conto che nel mio
articolo questa volta di “Como & dintorni” c’e’ molto poco,
perche’ lo scritto porta ben oltre i limiti della nostra provincia e
della nostra nazione.
D’altra parte siamo prossimi alle festivita’ e qual e’ la nazione
che meglio incarna lo spirito natalizio, ospitando addirittura la dimora
di Joulupukki, di Babbo Natale?
La Finlandia!
E allora, spiriti natalizi comaschi e non, prepariamoci a partire almeno
con la fantasia verso Korvatunturi, la vera patria del Natale, per
assaporare il dolce che sta ai finlandesi come il panettone sta agli
italiani.
Spero solo che gli occhioni blu di Francesca non mi trapassino come lame
acuminate e il mio manoscritto non diventi carta da riciclo, altrimenti
vi perderete una ricetta semplice e gustosa.
Pero’
sono fiducioso; volete che una mamma affettuosa neghi ai propri lettori
ed ai loro bimbi la gioia di una leccornia con la quale allietare il
pranzo di Natale?
Non posso crederci!
Ecco allora di seguito la storia e la ricetta di un semplice dolce, che
e’ diventato nel tempo il simbolo del Natale finlandese.
La nascita degli “Joulutorttu” sembra davvero mutuata da una fiaba,
perche’ ci sono tutti gli ingredienti classici: i poveri, lo spirito
natalizio, gli ingredienti semplici e genuini, la stella cometa, la
luna.
Essere poveri e’ gia’ una iattura alle nostre latitudini, ma non
avere da mangiare e di che scaldarsi in paesi dove sotto Natale la
temperatura scende a decine di gradi sotto lo zero, puo’ risultare
davvero drammatico.
Capito’
cosi’, durante il secolo scorso, che nel cuore della Finlandia in
occasione delle festivita’, le chiese, i monasteri o semplicemente chi
aveva un tetto, cominciarono ad aprire la porta a chi aveva bisogno di
un po’ di cibo e di calore.
Certo erano tempi duri per tutti e non c’era granche’ da
condividere; sulle tavole dei piu’ ricchi poteva forse comparire lo
Joulukinkku, la coscia di maiale cotta al forno, ma nella maggior parte
delle famiglie e delle comunita’ ci si accontentava degli sformati di
fegato e orzo, di carote e riso, di patate, di rape; l’importante era
stare insieme, fare festa e tendere una mano a chi era piu’ bisognoso.
Di certo cio’ che piu’ catalizzava i commensali e cementava lo
spirito natalizio era la preparazione degli Joulutorttu, semplici
biscotti di pasta sfoglia e marmellata di bacche.
La rapidita’ di cottura, l’attenzione da porre per evitare che i
leggerissimi dolcetti bruciassero e la difficolta’ di conservazione
facevano si’ che si dovesse preparare tutto al momento, con il
coinvolgimento di tutti, come si conviene ad una vera festa della
fratellanza.
Anche nella sperduta fattoria di Kukkamaki, dove non e’ impossibile
trovare al mattino tracce d’orso o di alce impresse nella neve, Zio
Mikko racconta ancora della grande festa che coinvolgeva tutta la
famiglia e persino gli ospiti; le donne tiravano la pasta, infornavano e
sfornavano i dolci, gli uomini si prodigavano a rifornire il grande
forno a legna, che ancor oggi scalda la casa meglio di qualunque moderno
marchingegno e anche per i bimbi c’era un gran da fare, per correre di
continuo dentro e fuori dalla cucina per servire i dolci appena
sfornati.
Il tutto al chiarore delle candele e della luna, visto che sotto Natale,
a quelle latitudini, il sole si fa vedere molto poco sopra l’orizzonte
e la giornata si svolge nel buio completo, interrotto solo da un paio
d’ore di luce crepuscolare intorno a mezzogiorno.
Aggiungete al buio del cielo ed alla luna splendente la tradizionale
stella cometa natalizia e capirete perche’ gli Joulutorttu assunsero
rapidamente la forma di stelle o di mezzaluna.
Oggi i tempi sono cambiati: la pasta sfoglia commerciale sostituisce
efficacemente la pasta tirata a mano e la confettura di prugne ha preso
il posto di quella di bacche selvatiche, che la facevano da padrone
sulle tavole dei poveri in un periodo nel quale la frutta era un
privilegio per pochi.
Lo spirito di Natale no, quello non e’ cambiato; almeno sotto le
feste, continuiamo a sentirci tutti un po’ piu’ buoni, ad avere un
occhio di riguardo nei confronti di chi sta peggio di noi ed a fare
propositi per essere migliori in futuro.
Como&Dintorni vuole farvi omaggio della ricetta di un semplicissimo
dolce, con l’augurio che possa essere un efficace mezzo per portare un
pezzetto del Natale del grande nord in casa vostra, nonche’ il
collante giusto per tenere unite le vostre famiglie durante le prossime
feste, magari con le mani sporche di farina ma, una volta tanto, tutti
insieme.
Ingredienti:
250 g di burro a temperatura ambiente
250 g di farina
1,5 dl d’acqua fredda
2 dl di marmellata di prugne
1 tuorlo d’uovo
Zucchero al velo
Stendete
la farina, formate una fontana e mettetevi il burro al centro; lavorate
energicamente e, dopo avere ottenuto un impasto omogeneo, aggiungete
l’acqua fredda e continuate ad impastare.
Lasciate riposare un paio d’ore, poi stendete il tutto con il
matterello fino a raggiungere uno spessore di circa quattro millimetri.
Abbiate cura di ottenere una sfoglia ben omogenea ed uniforme, poi
tagliatela per ricavarne dei quadrati di circa sette od otto centimetri
di lato.
Incidete i quadrati sulla diagonale partendo da tutti e quattro gli
angoli e lasciando uno spazio nel mezzo; in questo spazio mettete un
cucchiaio di marmellata di prugne.
Prendere una delle due punte di un angolo e piegatela verso il centro;
ripetete l’operazione per ogni angolo del quadrato di pasta.
Cio’
che ne risultera’ dovrebbe in qualche modo somigliare ad una stella o
ad una girandola.
Riscaldate il forno a 225 gradi, posate le stelle cosi’ ottenute su
una teglia imburrata, spennellatele col tuorlo d’uovo e infornate il
tutto.
Montate la guardia al forno, non fatevi distrarre dalle telefonate
natalizie dei parenti che si fanno sentire solo una volta l’anno e
neppure dalla solita replica di “Tutti insieme appassionatamente”
che sotto Natale non manca mai.
Gli Joulutorttu cuociono in un attimo e, altrettanto in un attimo, le
punte della stella rischiano di bruciarsi, rendendo poco presentabile il
dolce ottenuto, quindi un’adeguata vigilanza al forno si impone.
Non appena la pasta risulta ben dorata e la marmellata al centro sembra
un po’ caramellata, sfornate e lasciate raffreddare.
Prima di servire, spolverate con lo zucchero al velo.
Ovviamente questo dolce viene altrettanto bene e con molta meno fatica
se utilizzate la pasta sfoglia commerciale gia’ spianata e, se volete
stare piu’ sul leggero, potete evitare di usare il tuorlo d’uovo;
avrete una stella meno dorata ma il sapore non ne risentira’.
Non resta che l’assaggio, ma fate attenzione! Gli Joulutorttu sono
come le ciliegie: una tira l’altra e dire basta e’ difficile;
inoltre non meravigliatevi se, mentre sarete intenti a leccarvi le dita
un po’ imbrattate dalla marmellata di prugne, sentirete battere alle
finestre di casa e udirete l’inconfondibile grido “Oh! Oh! Oooohh!”.
E’ semplicemente Joulupukki, Babbo Natale che, convinto che anche
quest’anno vi meritiate un dono, sta venendo a farvi visita.
Poco importa se sotto il costume rosso e la barba bianca riconoscerete
in un attimo il vecchio zio o l’amico di sempre: lo spirito del Natale
finlandese e’ giunto fino a casa vostra e non vi resta che
spalancargli la porta e offrire uno Joulutorttu all’improvvisato
dispensatore di doni.
Hyvaa
ruokahalu, hyvaa Joulua ja onnellista uutta vuotta!
Buon appetito, buon Natale e felice anno nuovo!
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